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Palaronda Ferrata Classic
con Guida Alpina

Un trekking rivolto agli amanti delle ferrate, persone quindi allenate e abituate a muoversi su sentieri attrezzati e percorsi esposti di media difficoltà. Questo percorso è stato studiato in modo tale da coprire l’intera catena delle Pale di San Martino da Nord a Sud, con appoggio per il pernottamento presso i cinque Rifugi delle Pale.
Grazie alla tua Guida e alla sua conoscenza dell’ambiente in cui vi trovate, vivrai quest’esperienza al massimo!

Il tour in breve

48,6

km

4387 m

dislivello +

5055 m

dislivello -

2

Ferrate

6

Tappe

5

Rifugi

Da un minimo di 2 a un massimo di 4 partecipanti per guida.
Il prezzo si intende a persona ed è comprensivo di:

Perchè affidarsi a una Guida Alpina?

Una Guida Alpina non si limiterà solo ad accompagnarti lungo il percorso, in assoluta sicurezza, ma sarà anche in grado di trasmetterti la sua conoscenza e passione per il territorio condividendo quotidianamente ogni emozione, rendendo quest’esperienza unica, divertente e indimenticabile.

Tappa 1

San Martino di Castrozza – Rifugio Pradidali

5,9

km

436 m

dislivello +

786 m

dislivello -

2:30

ore

Da San Martino di Castrozza si sale in quota nella suggestiva zona dell’altopiano delle Pale servendosi degli impianti di risalita Colverde – Rosetta da dove, lungo i sentieri 702 e 715, si raggiunge il Rifugio Pradidali attraverso la bellissima Val di Roda in circa 2:30 ore.

Tappa 2

Rifugio Pradidali – Rifugio Velo della Madonna

2,6

km

540 m

dislivello +

439 m

dislivello -

5

ore

Dal Rifugio Pradidali due sono le strade alternative per raggiungere il Rifugio Velo della Madonna. La prima prevede di percorrere la via ferrata del Porton e del Velo, vie ferrate molto attrezzate e piuttosto esposte che attraversano ripide pareti e profonde valli (4:30 ore circa). La seconda alternativa è quella di percorrere il più semplice sentiero attrezzato Nico Gusela, con la possibilità di salire sulla Cima Val di Roda e raggiungere quindi il Rifugio Velo della Madonna attraverso la ferrata del Velo di difficoltà media (3:30 ore).

Tappa 3

Rifugio Velo della Madonna – Rifugio Treviso 

11,7

km

497 m

dislivello +

1201 m

dislivello -

6

ore

Dal Rifugio Velo, attraverso il bellissimo sentiero attrezzato del Cacciatore che corre alla base della suggestiva parete del Sass Maor, attraversando ripidi pendii erbosi si scende in Val Pradidali da dove su facile sentiero immerso nel bosco si raggiunge il Rifugio Treviso.

DEVIAZIONE CAUSA CHIUSURA SENTIERO

Dal Rifugio Velo della Madonna procedere lungo il sentiero attrezzato “Camillo Depaoli” (n. 734). Arrivati alla focella Col dei Cistri, seguire le indicazioni per Ristorante Cant del Gal. Il Rifugio Canali  è raggiungibile tramite il n.707.

Tappa 4

Rifugio Treviso – Rifugio Rosetta

10

km

1202 m

dislivello +

228 m

dislivello -

6

ore

Dal Rifugio Treviso, lungo il sentiero 707, si raggiunge il Passo Canali e quindi l’orlo orientale dell’altopiano. Sempre lungo il sentiero 707 si arriva in prossimità del ghiacciaio Fradusta con la possibilità di salire alla Cima Fradusta (2939 m) in 1:30 ore e si giunge quindi al Rifugio Rosetta in 6 ore circa. In serata, in soli 30 minuti, dal Rifugio Rosetta è possibile salire sulla Cima Rosetta per ammirare il tramonto.

Tappa 5

Rifugio Rosetta – Rifugio Mulaz

6,7

km

853 m

dislivello +

863 m

dislivello -

5

ore

Dal rifugio Rosetta si segue il sentiero 703 “delle Farangole” fino al “pian dei Cantoni” (2300 m) passando a est del massiccio del Cimon della Pala (3184 m) e della cima Vezzana (3192 m). Con alcuni tratti attrezzati si passa la Val delle Galline per proseguire, sempre in attraversata, sovrastando la val delle Comelle. Si incontra, quindi, la traccia che risale sulla sinistra la val Strutt fino al bivacco Brunner (2750 m). Lasciata questa traccia si prosegue entrando nel circo della cima di Valgrande (3038 m) e passando sotto alla torcia di Valgrande e si risale un ripido canale attrezzato che porta al passo delle Farangole (2814 m) sovrastato a destra dal campanile del Focobon (2969 m) e a sinistra dalla torre Viennese (2900 m ). Dal passo si scende quindi lungo un sentiero attrezzato verso destra alla forcella Margherita (2655 m) e da qui, in breve, si giunge al rifugio Mulaz (2571 m).

Tappa 6

Rifugio Mulaz  – San Martino di Castrozza

13,8

km

637 m

dislivello +

1221 m

dislivello -

6

ore

Dal rifugio Mulaz si risale al passo del Mulaz (2610 m). Poco prima del passo, con una facile salita di circa 45 minuti, è possibile raggiungere la cima del Mulaz (2906 m), ottimo punto panoramico. Ritornati al passo, si scende verso la val Venegia lungo il sentiero 710 “Quinto Scalet”, sovrastato dal campanile di Valgrande (2995 m), dalla cima di Valgrande (3038 m) e dalla cima dei Bureloni (3130 m), e si arriva al campigol della Vezzana, sotto all’omonima cima e alle sorgenti del Travignolo. Da qui si risale verso la baita Segantini (2170 m) dove è possibile scendere al passo Rolle con il servizio navetta e a San Martino di Castrozza con servizio pubblico. In alternativa, dalla baita Segantini si scende verso la malga Fosse lungo il sentiero 712 “dei finanzieri” proseguendo, poi, verso il rifugio Col Verde (2000 m). Dal rifugio si scende a San Martino di Castrozza lungo il sentiero 701 oppure in cabinovia. Si consiglia di verificare in anticipo gli orari del bus navetta, del servizio pubblico e della cabinovia Colverde.

Sei tappe, sei giorni

Scorri lateralmente per scoprire tutte le tappe del tour

I Rifugi toccati dal Tour

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